Pietra Ligure è un comune di 9.077 abitanti della provincia di Savona.
Il comune rivierasco si estende sulla costa per circa quattro chilometri, in corrispondenza della foce del torrente Maremola, fra i comuni di Borgio Verezzi e Loano. Le sue coste sono basse e sabbiose, tipiche della Riviera di Ponente. Dista dal capoluogo circa 31 km.
Il territorio comunale fa parte della Comunità Montana Pollupice.
Pietra Ligure deve il suo nome all'antico castello che si erge sullo spuntone di roccia esposto a nord-est, dominando la baia, la costa e le colline circostanti. Castrum et Oppidum Petrae, il castello di pietra, costruito nel VII - VIII secolo ed abitato a lungo dai vescovi di Albenga, che nel 1100 ne fecero loro dimora estiva.
I primi insediamenti umani nella zona, risalenti al periodo neolitico, sono attestati dai vari reperti archeologici rinvenuti nelle caverne del monte Trabocchetto (Rocca delle Fene). Tra i vari reperti alcuni attrezzi per la caccia e la difesa, ma anche tracce di focolare.
Altri ritrovamenti, come una tomba a carro riportabile, sono invece databili all'età del ferro e al dominio imperiale romano nella zona.
Furono inoltre ritrovate monete antiche del I e del II secolo, facendo supporre agli studiosi la costituzione di un centro abitato che, dopo il passaggio della via

Aurelia verso la Costa Azzurra, acquistò maggiore importanza economica grazie al collegamento viario con i maggiori centri romani di Vado Ligure e Albenga.
I Romani dovettero far fronte a una lunga resistenza alla sottomissione da parte degli abitanti della zona (Ingauni - Liguri), che arrivarono ad allearsi con i Cartaginesi nel corso della seconda guerra punica. La sottomissione all'Impero Romano fu definitiva dopo la sconfitta cartaginese del 181 a.C., nella battaglia combattuta presso Capo Caprazoppa, a Finale Ligure.
Durante l'era longobarda cominciò a svilupparsi il borgo medievale, intorno al castello già presente in epoca romana, fra la foce del torrente Maremola e il colle del Trabocchetto. La vicinanza del monte al mare favorì la coltivazione dei cereali e degli ortaggi, grazie alla naturale difesa dai venti.
Il borgo, acquistata maggior potenza economica, divenne presto attrattiva feudale dei signori del luogo e della chiesa, come i Marchesi del Carretto e il vescovo di Albenga, ma solo quest'ultimo riuscì a dominare il comune rivierasco. Il vescovo si adoperò per la ricostruzione del castello, nel XII secolo, e del borgo medievale, di cui restano ancora alcune significative testimonianze. In questo periodo la cittadina si estese verso sud-ovest, dando origine al Borgo Nuovo.
Con atto del 17 dicembre 1385, rogato a Genova, il papa Urbano VI cedette "La Pietra" e le sue Ville, alla repubblica genovese in pagamento dell'aiuto dato dalle galee della repubblica che lo avevano liberato quando si trovava a Nocera, assediato dalle truppe di Carlo II d'Ungheria nuovo re di Napoli (favorevole all'antipapa Clemente VII) La Comunità pietrese retta da un Podestà inviato dalla Repubblica comprendeva Toirano, Boissano, Giustenice (dal 1448) Verzi, Ranzi, Borgio e Verezzi.
Pietra rimase fedele a Genova in molte occasioni, tra cui nella guerra del 1625 per il dominio sul Marchesato di Finale Ligure, cedendo i propri uomini all'esercito della repubblica. Ovviamente l'alleanza di Pietra con i Genovesi scatenò ribellioni e sommosse nei comuni vicini (fedeli a Finale Ligure), che però vennero contrastate dagli stessi abitanti con tenacia e resistenza. La repubblica genovese ricambiò spesso la fedeltà aiutando il borgo nello sviluppo economico e difendendolo dagli attacchi delle comunità limitrofe.
Risale al XVII secolo la nuova espansione edilizia lungo la sponda destra del torrente Maremola, che dà vita al nuovo quartiere denominato Ajetta (dalla brezza che vi spira), successivamente distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito nel dopoguerra.
Sempre grazie all'aiuto economico di Genova, il porto di Pietra si sviluppo notevolmente. Da esso partivano infatti bastimenti per gli altri porti mediterranei, favorendo l'industria cantieristica e portuale di Pietra e la creazione di un nuovo quartiere lungo la costa chiamato Marina.
Con il Regno d'Italia, nel 1861, Pietra divenne ufficialmente Pietra Ligure in modo da distinguere il borgo marinaro ligure dalle altre località con lo stesso toponimo. Nell'Ottocento e nel Novecento, l'attività portuale avviata da Genova si incrementò ancora con la nascita dei cantieri navali (1916), tutt'oggi presenti e attivi.